N. 81 Elena Farinelli

Descrizione

Chi da bambino non ha mai dato da mangiare ai piccioni, sotto lo sguardo un po’ sprezzante degli adulti, un po’ intimoriti da questi concittadini a volte molesti e portatori di sporcizia? Uccelli spesso trascurati o scacciati, specialmente quando si radunano in troppi esemplari, come capita a volte anche nella nostra piazza Trento e Trieste. Sotto sotto sono loro i veri custodi di Ferrara: con le loro piume dalle sfumature cangianti, che virano dal grigio al verde metallico, al blu profondo, sembrano portare addosso i colori segreti della città. Li si vede ovunque, a terra come sui cornicioni dei palazzi, a ridosso di monumenti secolari, appollaiati sulla testa di Savonarola o Ariosto che ricoprono di guano senza conoscerne la grandezza, come sentinelle silenziose osservano lo scorrere del tempo.
Una presenza costante: quando si muovono lo fanno con passi rapidi e leggeri, con aria indifferente e sicura, quasi una lezione di adattamento alla frenesia umana. Ma è forse al crepuscolo che i piccioni tanto bistrattati ci sembrano soltanto uccelli come altri, e il loro volo, in quella luce morbida, diventa poesia e soggetto di scatti suggestivi che in tanti provano a catturare, ferraresi o turisti di passaggio che siano.