N. 84 Chiara Sgarbi

Descrizione

In un angolo nascosto di un giardino lasciato crescere spontaneo e rigoglioso, tra siepi selvagge e fiori di ogni tonalità del rosa, Bartolomeo e Isabella si incontravano ogni giorno per pochi fugaci minuti. Nel giardino il tempo sembrava sospeso, scandito solo dal leggero scrosciare di un’antica fontana. Bartolomeo, pittore ambizioso, amava l’anima di Isabella come la luce che accarezzava i volti delle sue tele. Lei, figlia di nobili decaduti, sfidava le convenzioni per incontrarlo in pausa pranzo, sapendo che mai avrebbe potuto portarlo a casa ai genitori, che per lei sognavano un calciatore o un influencer, tuttalpiù. Nel giardino erano soli in un mondo di bellezza, lontani dalle rigide regole della New York rinascimentale. Una sera, mentre il tramonto dipingeva il cielo di un rosso Ferrari, Bartolomeo prese la mano di Isabella e la baciò: “Fuggiamo insieme – sussurrò – creiamo un mondo nostro, lontano da occhi giudicanti.” Isabella sorrise, ma nei suoi occhi brillava una tristezza inesorabile. “Il mio destino è già scritto, amore mio – disse piano – ma in questo giardino saremo eterni.”
Ma lui, testardo, non si accontentò, e le aprì un account sul Metaverso, dove ancora oggi BartArt e LudoFe si incontrano ogni giorno per tutto il tempo che vogliono.