N. 25 Matteo Farolfi

da 20,00 

  • Poster prodotto in Italia con stampa Giclée in alta qualità a 10 colori
  • Carta Fine Art Innova in alphacellulosa da 210 gr, certificata ISO 9706
  • Timbrato a secco “The Ferrareser”
  • Cornice non inclusa

N.B. I poster vengono stampati ogni settimana in base agli ordini ricevuti e non sono disponibili in pronta consegna. Dopo l’ordine attendi conferma via mail per il ritiro di persona, oppure scegli la spedizione con corriere espresso in tutta Italia.


Tecnica mista su tavola di Matteo Farolfi @matteofarolfi

Matteo Farolfi nasce a Ferrara nel 1972, dove vive e lavora come grafico commerciale. Dopo diverse attività artistiche nel settore multimediale, tra cui fonico all’accademia nazionale del cinema di Bologna, speaker radiofonico, decide di sperimentare l’uso di vari materiali e tecniche che lo portano verso il neo-espressionismo. Si specializza nella tecnica mixed media, ciò gli consente di dare maggior rilievo alla sua personale ricerca focalizzando la sua attenzione attraverso la pittura, la grafica e la fotografia digitale. Espone dal 2003 in personali e collettive in gallerie ed enti in diverse città come Newark, Norimberga, Losanna, Torino, Genova, Oristano, Cagliari, e naturalmente la sua città Natale Ferrara.

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Descrizione

La Torre della Vittoria è il luogo dove Ferrara commemora i caduti della Grande Guerra. Costruita nel 1928 e merlata in stile neo-medievale, chiude prospetticamente la piazza principale cittadina e ha un ampio arco alla base chiuso da un cancello in ferro battuto. Protegge l’elegante statua in bronzo della Vittoria del Piave, realizzata da Arrigo Minerbi in stile liberty ma carica di simbolismo patriottico, visto che deve la sua ispirazione alla disfatta di Caporetto del 1917. Ne esistono altre due versioni, una a Cuggiono nel milanese e una all’ingresso del Vittoriale di Gabriele D’Annunzio. Nella nostra l’iscrizione sul piedistallo recita:
ME/SOPRA LE ONDE DELLA BATTAGLIA/AVVINTA TENNERO I VINCITORI/ME ORA INTEGRA CONSERVATE/O CITTADINI/E A QUELLI TRASCORSI LEGATE I FATI FUTURI.
In effetti si tratta proprio di una Vittoria in volo mancato, delusa e sofferente per i caduti, incatenata e avvinta a un basamento che evoca le sponde del Piave nel 1918 durante la Battaglia del Solstizio, in cui fu sventata un’offensiva austriaca che avrebbe potuto determinare la nostra sconfitta definitiva.